Salzburger Tageblatt - Calcio: Serie A, B e C insieme contro la pirateria

Calcio: Serie A, B e C insieme contro la pirateria

Calcio: Serie A, B e C insieme contro la pirateria

Campagna "STOPIRACY" in stadi e tv nelle prime due giornate

Dimensione del testo:

In occasione della prima e seconda giornata della Serie BKT 2025/26, la Lega Serie B promuove una campagna di sensibilizzazione contro la pirateria audiovisiva, in collaborazione con Lega Serie A (alla sesta stagione) e che quest'anno coinvolgerà anche i campi della Lega Pro. Le leghe promuovono la campagna "#STOPIRACY - La pirateria uccide il calcio" per la prima volta insieme. L'iniziativa sarà rilanciata con spot trasmessi sui maxischermi degli stadi e grafiche dedicate in tv. "Ci sono dai 300 ai 400 milioni che vengono sottratti al sistema, che significano un terzo del volume di affare complessivo. Andiamo a realizzare in queste prime giornate una campagna insieme ad A e C, perché bisogna lavorare congiuntamente a Governo, Federazione e le Leghe per far capire a chi usa il pezzotto che non rischia solo la sottrazione di dati attraverso le carte di credito, e quindi verso i propri strumenti di pagamento, ma anche una denuncia penale, perché siamo di fronte a un reato", sottolinea il presidente della Lega Serie B Paolo Bedin. "Dobbiamo proteggere il valore del campionato e la competitività dei nostri club a livello internazionale e questo risultato si ottiene solo attraverso una presa di coscienza e di responsabilità da parte dei nostri tifosi", fa eco Luigi De Siervo, ad di Lega Serie A. Secondo un'indagine Fapav/Ipsos relativa al 2024, il 38% degli adulti italiani ha commesso almeno un atto di pirateria audiovisiva fruendo illecitamente di film, serie/fiction, programmi ed eventi sportivi live; per un totale di 295 milioni di atti di pirateria stimati. Il danno economico è quindi di 2,2 miliardi di euro e, secondo l'indagine, mette a rischio oltre 12.000 posti di lavoro. Nonostante il 75% degli adolescenti e il 78% degli adulti sappia che la pirateria è un reato, quasi la metà non ne percepisce la gravità. Il 47% di chi ha visto oscurati i siti pirata si è però convertito a fonti legali.

T.Stoeger--SbgTB