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Rimbalza Prysmian, bene Ferrari, prese di beneficio sui Italgas
Appare debole Piazza Affari a circa un'ora dalla chiusura, con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,25% a 43.089 punti. Stabile a 75,1 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 0,4 punti al3,39%, quello tedesco in calo di 0,1 punti al 2,64% e quello francese in progresso di 0,9 punti al 3,42%. Scivola Intesa (-2,7%) nel giorno dei conti dei primi 9 mesi dell'anno, preceduta da Hera (-1,82%), Cucinelli (-1,5%), Unipol (-1,4%), Tim (-1,25%) e Italgas (-0,65%), oggetto di prese di beneficio dopo la corsa della vigilia per effetto dei conti dei 9 mesi e dell'aggiornamento al piano strategico 2025-2031. Rialzi sul fronte opposto pere Interpump (+5,18%), favorita dagli analisti di Equita, che ne suggeriscono l'acquisto in vista dei conti che saranno diffusi il prossimo 14 novembre e di possibili fusioni nell'industria delle pompe idrauliche. Rimbalza Prysmioan (+2,64%) dopo il calo della vigilia a seguito dei conti dei 9 mesi, mentre si muovono a due velocità Ferrari (+1,35%) e Stellantis (-0,31%). In campo bancario sale Unicredit (+0,7%) insieme a Popolare Sondrio (+0,83%) e Bper (+0,44%), mentre appare poco mossa Banco Bpm (+0,12%). Quasi invariata Eni (+0,04%) nonostante l'inversione di rotta del greggio (Wti +0,61% a 60,94 dollari al barile) a due giorni dall'incontro online tra i rappresentanti degli 8 paesi che compongono Opec+ durante il quale è atteso l'annuncio di un rialzo della produzione giornaliera di greggio.
V.Koch--SbgTB
 
                                 
                                 
                                