

'L'Italia è a rischio, serve uno scudo nazionale anti droni'
Lo Russo (Impianti spa), nostro paese ha tecnologia e fabbriche
L'Italia deve dotarsi di "un'infrastruttura nazionale di monitoraggio" in grado di individuare e neutralizzare i droni che una mano ostile potrebbe, dotandoli di esplosivi, lanciare "contro un aeroporto, una centrale elettrica, monumenti o un evento pubblico" scatenando il panico. Il nostro paese ha tutte le tecnologie e la capacità produttiva per realizzare questo 'scudo' che costerebbe peraltro alcune decine di milioni di euro. A sottolineare l'importanza del tema, anche alla luce degli sviluppi bellici dei droni in Ucraina, Simone Lo Russo, fondatore e Ceo di Impianti Spa, azienda fondata nel 1992 che opera nel comparto dell'innovazione tecnologica. In un'intervista con l'ANSA, Lo Russo rileva come la produzione e implementazione di un sistema di difesa nazionale potrebbe coivolgere i big nazionali del comparto e le pmi come Impianti spa. Potrebbe anche essere l'occasione, in una seconda fase, per "riconvertire plan industriali di settore in fase di crisi". Il tempo stringe: per il ceo è oramai " una necessità inderogabile, di fronte a un panorama geopolitico sempre più instabile" anche perchè oggi, " con meno di 2mila euro, chiunque potrebbe acquistare un drone commerciale, modificarlo con un piccolo ordigno artigianale" e lanciarlo appunto contro obiettivi militari e civili.
D.Stadlmann--SbgTB